Introduzione Diflon D
L’allungamento a rottura a 23°C nella direzione longitudinale è del 50%; questo valore non viene influenzato da lunga esposizione del materiale ad alte o basse temperature in ambienti corrosivi.Il Diflon D è autolubrificante, presenta una resistenza all’usura 20.000 volte superiore al PTFE, una maggiore durezza superficiale ed una più bassa deformazione sotto carico continuo; l’elasticità è ottima e si mantiene tale alle alte temperature come a quelle criogeniche; questo fattore conferisce al Difon D una elevata memoria plastica (50% a freddo, 80% se riscaldato).
Lo scorrimento del Diflon D su una superficie metallica fa si che parte di esso si depositi sul metallo formando un sottilissimo velo e pertanto in pratica si ha uno scorrimento di Diflon D su Diflon D esaltandone così le proprietà autolubrificanti, il basso attrito e la scarsissima usura. Usando il Diflon D come materiale di scorrimento sono evitati i fenomeni di grippaggio e gli inconvenienti della lubrificazione. Grado di finitura consigliato per le superfici di scor-rimento a contatto: RA 0,2 - 0,8 mm. Materiali: tutti gli acciai al carbonio e superfici indurite, durezza minima HRC 35.
Impiego
- A contatto con acidi, solventi, in ambienti polverosi o inquinati.
- In luoghi inaccessibili per lubrificazione o manutenzione.
- Alle alte o basse temperature (-240°C+280°C).
- Quando a secco si vuole evitare il fenomeno di “Stick-slip”.
- Bassissimo coefficiente di usura.
- Flessibilità e resistenza all’urto.
- Totale eliminazione del lubrificante che può contaminare il gas compresso.
- Inerzia chimica con quasi tutti i gas da comprimere.
- Facile lavorabilità alla macchina utensile.
- A differenza di molti elastometri il Diflon D non invecchia anche a lunga esposizione in presenza di agenti chimici o alte e basse temperature.
